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Dal vuoto creativo all’equanimità

Da giorni desideravo scrivere un bell’articolo che ti fosse di beneficio e di ispirazione e invece mi sono trovata a dimorare nel completo vuoto creativo, immobile e con la strana sensazione delle idee completamente paralizzate nello spazio della mia mente.

“Questo non è certo il vuoto di cui vado alla ricerca da un po’ di tempo”, mi son detta più volte. “E invece, in un certo senso, si!”

Mi son “Ri-trovata” in uno spazio di consapevolezza equanime, vasto e aperto, nel quale ho riconosciuto, accolto, investigato e nutrito ogni sensazione che sorgeva nella mia mente e nel mio corpo senza giudizio. Un processo molto interessante, da osservare con attenzione.

“Lasciar correre significa accettare la vita così come è, inafferrabile, libera, spontanea, senza limiti.”

Pensiero zen

Qualche anno fa avrei reagito perdendo la pazienza, irrigidendomi e giudicandomi. Oggi invece, grazie alla pratica, sono riuscita a stare in questa sensazione di impotenza e vulnerabilità, con stabilità, apertura, fiducia e con rispetto verso me stessa. Mi sono “concessa” tutto il tempo di cui avevo bisogno, prima di riprendere in mano la penna per scrivere, senza sensi di colpa e sempre più consapevole che proprio questa mia “difficoltà” potesse trasformarsi in qualcosa di utile per gli altri.

Inoltre, ho provato una grande sensazione di libertà nell’accettare che potevo permettermi di sentirmi rilassata in uno spazio di osservazione aperto, senza dover necessariamente reagire o cambiare qualcosa.

E tu come reagisci quando ti capita di non essere produttiva e di non riuscire a portare a termine gli obiettivi prefissati?  Ti giudichi sentendoti in colpa oppure ti senti a tuo agio e riesci a dimorare in quello stato di paziente attesa fiduciosa riuscendo a prenderti tutto il tempo che ti serve?

Osserva sempre la tua mente, nota come reagisce. Fermati, respira e accogli ogni sensazione che emerge. Se sorge il giudizio, lascialo andare e “permettiti” di stare in quella emozione con imparzialità e senza riserve. 

Siamo troppo abituati a reagire, a biasimarci e a non essere mai completamente soddisfatti di noi  stessi e questo atteggiamento è la maggior causa della nostra sofferenza. In relazione a ciò che viviamo avviene sempre una reazione, che noi giudichiamo come piacevole, spiacevole o neutra, seguita da un sentimento di attaccamento, avversione o indifferenza, invece di accettare senza riserve ciò che sorge. 

In altre parole, se fossimo in grado di trasformare queste emozioni in accettazione equanime soffriremmo molto meno e guadagneremmo leggerezza e pace.

Ma che cosa significa equanimità?

Equanimità, equilibrio, traducono la parola Pali Upekka, fa parte dei quattro Brahma Vihara, (4  sorgenti di puro amore). Upekka richiama allo spazio del cielo che accoglie tutto. Significa accettare ciò che si presenta nella nostra vita senza riserve, ma non in modo apatico, ma con entusiasmo e curiosità.

Forse uno dei compiti più difficili da apprendere, che ci apporta una qualità di stabilità, fermezza e gioia incredibili.

L’equanimità è molto vicina alla consapevolezza, si è equanimi quando si è consapevoli in quanto c’è presenza e accettazione di tutto ciò che accade. C’è anche saggezza, perché siamo in grado di seguire la strada più giusta e non essere in balia della confusione.

L’equanimità ci aiuta a stabilizzare la mente, a mantenerla calma, in equilibrio e non reattiva e soprattutto ci dona la presenza incondizionata, senza giudizio e imparziale.

Ti lascio questi spunti di riflessione affinché anche tu possa Ri-trovarti in questo spazio equanime ed iniziare il tuo cammino di esplorazione interiore.

Attraverso Il potere di migliorarsi ti propongo un breve percorso creato su misura per te, che ti permetterà di essere presente e imparare ad accettare molte delle cose che si manifestano nella tua vita senza giudizio, con equilibrio e stabilità. 

Contattami e ti aiuterò a costruire un percorso su misura per te.

BIG LOVE

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